mercoledì 29 giugno 2011

una giornata felice

Spesso ci chiediamo: la felicità esiste? è tangibile questa sensazione di benessere, piena di odori particolari che riesci ad apprezzare in momenti particolari, quei momenti che qualsiasi cosa tu riesca a vedere ti sembra particolarmente bella, quei momenti dove tutto è avvolto da un alone omogeneo quasi a difesa di quegli attimi, be io ultimamente di questi momenti ne ho vissuti parecchi, uno di questo a capodanno del 2010, l'ho passato con una stupenda persona,  senza il solito cenone ( che io odio) o i soliti cotiion che solitamente si usano, lo abbiamo passato in umbria, a girare in quei posti medioevali, che normalmente sono raccontati, sia dalla storia che dalle finction.
Abbiamo visto gente a cavallo, a mo di butteri, con cavalli particolarmente forti, abbiamo  girato per i vicoli di questa cittadina scoprendo negli stessi, la storia del paese, siamo capitati nel antico presepe, che tutti gli anni mpntano con particolari accortezze per attirare i turisti e vendere così materiale costruito a mano in africa, per aiutare quei paesi a costruire scuole e ospedali, tutto molto caldo e bello era il 01/01/2011 ma non faceva freddo ero felice e anzi eravamo felici, credo che le emozioni provate erano in comune. Certo non poteva mancare un pranzo ottimo e vi mostro solo l'antipasto perchè era particolare poi il ritorno.
Siamo riusciti anche a finire in bellezza, come? facile era rimasta mezza bottiglia di ferrari be ha deciso di stapparsi da sola nel portabagagli bagnando vestiti e tappezzeria,  così siamo tornati a Roma e meno male che non ci hanno fermato altrimenti altro che palloncino.
 GRAZIE PER QUELLE SPLENDIDE GIORNATE

lunedì 27 giugno 2011

il mio ultimo viaggio



La sicilia , è un po che vado in periodi non troppo caldi in sicilia, sono state due siciliane doc a farmela conoscere ed amare anche perchè per me, prima, oltre Roma non mi piaceva andare ( non sono razzista ma sin da piccolo come precedentemente scritto, ho frequentato sempre il nordest e per me era la meta stabilita gia ogni volta che decidevo di partire) sotto Roma,  poi ho conosciuto loro, Loredana, Micaela e con loro a seguire, tantissima gente che non immaginavo mai di poter trovare in questa "isola", avete visto il film di bisio?? (benvenuti al sud?) be in parte molto in parte è vero, quando vai via da questi posti ti viene un certo non so che e tracci gia cerebralmente il calendario virtuale per vedere quando puoi tornare.
Gia al porto di messina si respira un aria particolare, misteriosa , quasi un immagine surrelale che ti accompagna come in molte citta dell'isola nel viaggio più bello della  storia; la Sicilia è stata terra di conquista per  greci,normanni, Romani, bizzantini, è stata una città marinara pluriconqistata,  per ultimo i tedeschi, durante la seconda guerra mondiale,  e riporta la storia di tutte queste conquisti ma armoniosamente allocate in modo giusto e gradevole. Il mare è eccezionale, ricco di colori e di odori, tipici delle citta marine, i fondali trasparenti e le innumerevoli grotte che costeggiano l'isola, come per esempio a siracusa, hanno ognuna una storia (la roccia del delfino, l'orecchio di dionisio ecc).in ultimo ma non da meno è lo spettacolo, se sei fortunato, che puoi vedere da acireale guardando l'etna, a pochi km di sera le nuove bocche lasciano colate laviche che descrivono una traiettoria bellissima, sembra una giostra ed è unico .
La sicilia è una terra bellissima i siciliani sono persone squisite è un peccato non andarci io ormai sono di casa e se volete venire!!!!! si può sempre organizzare qui trovate di tutto, arte, riposo e spettacoli della natura mai visti prima. io ci torno gia ad ottobre

venerdì 24 giugno 2011

il secondo

Poi sei venuto tu, Tuo fratello diceva a rompere,  invece io ringrazio Dio che ti ha fatto venire così, da piccolo eri il contrario di Giuliano anche se l'istinto era di imitarlo in tutto, era il 21 ottobre del 1985 anche tu avevi scelto la sera ( ma dico io cazzo ma di giorno non si puo nascere) per venire al mondo, eri taciturno anche da bambino, silenzioso non ti arrampicavi anche se ci provavi ma al contrario di quell'indemniato di tuo fratello, sempre vicino qualcuno volevi, ma ci riuscivi, e riuscivi a fare tutto, non era necessario sbattere la carrozzina al muro o portarti in macchina per farti addormentare, da questo punto di vista sei stato un modello di bimbo. Sei cresciuto con la voglia di essere efficace ed essenziale (questo non l'ho detto ad alessandra)  così sei anche ora, da grande sei meticoloso preciso e ( Lei dice parsimonioso ) io ho messo un altro agettivo che tu conosci bene (tirchio). Non sei mai stato pigro hai sempre amato e ami lo sport, magari più quello di gruppo come il calcio o il basket ma anche lo sci e il karate non disdegnavi , Sai Gianluca non riesco a trovare un aneddoto con te come ho fatto con Giuliano, un aneddoto che ti specifichi sul mio blog per chi legge ma non fa niente per me non sono necessari io ti conosco perfettamente e  sono orgoglioso di te e di ciò che stai facendo, spero che tu riesca ad andare a Torino o se vai agli Alpini riesca a farti mandare al Tonale che conosci perfettamente.  Sono sicuro che i traguardi che ti sei prefissati verrano raggiunti tranquillamente
Papà

giovedì 23 giugno 2011

il primogenito

sono passati "solo" 30anni da quel giorno al policlinico gemelli che ci hai afatto penare perchè eri di una pigrizia unica e alla fini ti dovettero aprire una finestra più comoda per uscire, ma poi da allora non ti ha fermato più nessuno.
Era il 20/12/1980 erano le 22,30 da quel momento si stava formando il tuo e il nostro destino, mi ricordo sin da piccolo dovevamo correrti sempre dietro, ti piaceva appenderti a testa in giu ovunque come i pipistrelli non c'era salto che non osavi fare qualsiasi fosse l'altezza, mi ricordo quando ad appena 3 anni in piscina ti buttasti da solo e dovevi ancora imparare a galleggiare, o sempre a 3 anni con gli sci a campiglio che stavi per finire nel laghetto perchè ancora non sapevi come fermarti ma ti buttavi, sei creciuto con lo spirito del combattente, con la voglia di arrivare a qualsiasi obiettivo ti prefissasi, e sempre con allegria , cosi a karate, cosi con gli sci, cosi, con la chitarra, così con la scuola, così con tutto. oggi vivi da solo, hai scelto una città che ti ha accolto con calore, lavori, ma non smetti di studiare .
Io sono orgoglioso di te come di tuo fratello, vi vedo crescere e io invecchiare è la vita. E per spiegare meglio come ti vedo voglio descrivere un aneddoto particolare, anche se nell'arco di 30 anni ne abbiamo avuti tanti , ma questo chiarisce benissimo come sei fatto: ti ricordi stavamo andando con due macchine a selva a sciare, tu guidavi la mia ford, e ci fermarono i carabinieri, ti volevano (ti hanno) fare la multa perchè avevi i fendi nebbia accesi, ti ricordi noi a discutere con i carabinieri perchè ci sembrava una stupidagine visto che prima della galleria c'era la nebbia , e tu che mi dicesti :"papà hanno ragione loro ho sbagliato e debbo pagare" be (anche se ho pagato io perchè non è che lavoravi allora) sono stato fiero di te ora ti saluto e ti auguro tutta la fortuna possibile e che tu possa avere dei figli (seeeeee) come li ho avuti io
Papà

mercoledì 22 giugno 2011

AKELA

ti ricordi? quando piccolo ci facevi dannare perchè rosicchiavi tutto?, ti piaceva il gesso dell'arco di casa, il legno dei mobili nuovi, le piscine di tutti i bambini, ti ricordi quando correvi dietro ai gatti come se ti sentissi uno di loro, ti ricordi le fatiche per farti salire in macchina con Giuliano che doveva prenderti in braccio, ti ricordi quando ormai cresciuto e potente come un leone giocavi sul terazzo e battevi chiunque al tiro alla fune, o facevi il portiere nel giocare con il pallone, ti ricordi quanto preciso è il tuo stomaco anche al cambio dell'ora legale, non si sgara cominci ad abbaiare e la vinci sempre tu, con tutti, ti ricordi quello che è successo, per salvare briciola, no questo non lo devi ricordare,  stamane anche se tutto imbalzamata da fasciature e (cosi strani al collo) mi hai sorriso come al solito, il tuo sorriso con lo sbattere di coda ritmico addosso al muro come per dire :non fa niente, sei un grande sbrigati a tornare ad abbaiare ci manchi

martedì 21 giugno 2011

la felicità

 

GRAZIE ISA TE LA METTO NEL MIO BLOG PERCHE' E' TROPPO BELLA E PERCHE' QUELLO SCRITTORE ANONIMO HA USATO IL TUO PENSIERO PER SCRIVERE QUESTE POCHE RIGHE

L'immagine che allego è perchè per me e spero anche per te quel giorno, in umbria, è stato "un attimo di felicità"

Crescendo impari...

pubblicata da Isabella Ricci il giorno martedì 21 giugno 2011 alle ore 15.38

Crescendo impari che la felicità non è quella delle grandi cose. Non è quella che si insegue a vent'anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi.

La felicità non è quella che affannosamente si insegue credendo che l'amore sia tutto o niente; non è quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e che esplodono fuori con tuoni spettacolari.
La felicità non è quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicità è fatta di cose piccole ma preziose.
E impari che il profumo del caffè al mattino è un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve. E impari che la felicità è fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi, e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno, e che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.
E impari che l'amore è fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore, e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.
E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccolo attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.
E impari che tenere in braccio un bimbo è una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami.
E impari che c'è felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c'è qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.
E impari che nonostante le tue difese, nonostante il tuo volere o il tuo destino, in ogni gabbiano che vola c'è nel cuore un piccolo-grande Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.
(La citazione è di un artista anonimo ~ letta da Fabio Volo durante la trasmissione "Il Volo del Mattino)

lunedì 20 giugno 2011

"il mio lavoro"

Il telefono Rosso che suona, la centrale che ti detta il soccorso ,l'adrenalina che comincia a salire a tutto l'equipaggio gia allo scandire delle notizie, è un codice rosso, ci sono bambini coinvolti.
l'equipaggio che scatta sull'ambulanza, meccanicamente prepari ciò che pensi possa esserti utile per il soccorso, flebo immobilizzatori farmaci, fasce,collari, mentalmente immagini la scena e quello che puoi trovare , intanto l'adrenalina, mentre a sirene spiegate corri ovunque sale sempre di più, e ti sembra di non arrivare mai anche se poi sono passati solo 7 minuti , i maledetti 7 minuti più lunghi è sempre così per i codici Rosi, e ti trovi a maledire il traffico di Roma e la gente che non si scanza per permetterti di passare, maledici qualsiasi ostacolo ti trovi tra te e il soccorso da fare, e l'adrenalina sale,  vedi in lontanaza la scena immagini la dinamica del soccorso dividi le operazioni con i colleghi e cerchi il paziente più serio per le prime cure, cerchi i bambini che telefonicamente ti hanno detto :"coinvolti" ma per fortuna sono quelli che hanno subito meno danni, capisci che non puoi portare tutti i feriti, attivi l'elicottero per il paziente più serio, che intanto lo hai immobilizzato e stabilizzato aspetti l'arrivo dell'eliambulanza, poi parti per l'ospedale a sirene spiegate, verso il pronto soccorso, sono vivi, tutti , dai un occhiata ai tuoi colleghi, ora ti puoi rilassare.
Bene questo è il mio lavoro , mi piace il mio lavoro, non lo cambierei mai il mio lavoro, vedi cose tremende?' si le vedi ma quando da queste cose ne esce una anche solo una e ti dice grazie anche dopo 3 mesi di rianimazione be, forse mi capite perchè amo il mio lavoro.
.

sabato 18 giugno 2011

la capanna della salute

Il titolo è suggerito da un amico, questo è il mio sogno, quello che tra un po voglio realizzare, La pensione ormai è vicina, e il mio rifugio, la mia "capanna della salute" voglio costruirla così con questo fotomontaggio, alle pendici della montagna un torrente per la pesca una motoslitta per muovermi, ma soprattutto le porte sempre aperte della "capanna" per chiunque abbia bisogno di aiuto.

L'immogine mi ricorda un po la storia dei vecchi sciamanni indiani che si ritiravano in montagna in meditazione sino a che manitù non li accoglieva nella sua vasta prateria , è vero, ma io sogno questo posto praticamente da quando mi sono sentito male per la prima volta dopo 565 anni di vita e lo devo e voglio realizzare.

Un saluto a tutti

mercoledì 15 giugno 2011

asiago 1960 impariamo a sciare


Messaggioil gio dic 17, 2009 10:23 am
Testo & foto by Alberto Motterle - Pubblicato il 17-12-2009


[…] La neve verrà leggera come piccole piume d’oca, soffermandosi prima sugli alberi,quindi filtrerà tra i rami posandosi infine sui cortinari gelati, sugli arbusti di mirtillo, sul muschio come velo di zucchero su una torta. Le lepri, i caprioli, i cervi staranno immobili a guardare il nuovo paesaggio. Le volpi dentro la tana spingeranno fuori il naso per il nuovo e antico odore che ritorna. Ma quando sarà tutto bianco, si ricorderanno gli scoiattoli dove hanno nascosto le provviste? Il vecchio urogallo sullo Scoglio del Tasso volerà sull’abete dove generazioni della sua famiglia hanno aspettato la primavera nutrendosi delle sue foglie. Il bosco sarà immerso in un tempo irreale e io andrò a camminarci dentro come in sogno.
Molte cose mi appariranno chiare in quella luce che nasce da se stessa. […]

(Mario Rigoni Stern “Inverni Lontani”, 1999)

E' si, questa sin da piccolo è stata la mia passione: la neve, ho iniziato sull'altopiano di Asiago, allora (avevo 5 anni nella foto) esistevano gli scarponi legati con i lacci che io curavo con il grasso di foca per renderli impermeabili, gli sci fermati con cinghie, e insaponati con il sapone dei panni per non far attaccare la neve fresca, non esistevano i moderni impianti si andava su a piedi e si scendeva, o meglio si ruzzolava nella neve fresca e in quel tempo era facile incontrare animali nei boschi. Dopo 50 anni eccomi ancora ad emozionarmi per la montagna e per quella che io definisco la mia casa.
Sia in estate che in inverno la montagna se la sai ascoltare è capace di raccontarti storie meravigliose e se sei attento puoi essere partecipe di queste storie, storie di vita , storie di uomini che sono riusciti in imprese che forse erano credute impossibili, si la montagna è una continua scommessa con la vita.

martedì 14 giugno 2011

ricordi d'infanzia

Staro. avevo 6 mesi la prima volta che mi affacciai con i zii natii di qui in questa meravigliosa conca del NordEst divisa da Valli del Pasubio e la più nota Recoaro terme, ho postato questa immagine perchè mi piace ricordare il piacevole tempo passato alla ricerca di novità in questi posti e credetemi sono veramente tante, e per chi piace la montagna d'estate ma non gradisce o non puo sostare a quote elevate consiglio questo paesino in provincia di Vicenza veramente ricco di bellezze faunistiche e di abetaie molto fitte.
I miei ricordi mi riportano ai racconti di mio nonno alla guerra del 15/18 alle emozioni descrittive che mi procurava la gente anziana del posto, e l'aria che si respirava nel girare lungo le trincee delle vicinanze. Quante camminate nelle montagne vicine, con le mie cugine , quante alzate all'alba per raggiungere la cima con il sole, mi ricordo il sapore di quel panino al formaggio di malga appena fatto, per caricarci e caminare e l'arrivo alla meta con il rilassamento come premio di tutte le membra stanche ma felici.
Questa è stata la mia infanzia, questa è stata la gioia più grande, aver avuto la possibilità di conoscere posti meravigliosi e di averli confermati come tali anche da grande (visto che anche il mio viaggio di nozze nel lontano 1979 è stato meta di questi luoghi) .

lunedì 13 giugno 2011

presentazione e saluti


Salve finalmente ce l'ho fatta, ho un mio blog,
Sono stato combattuto per tanto tempo , chiedendomi "lo faccio o non lo faccio", be alla fine la voglia di misurarmi sul web con questa "lavagna magica" ha avuto il sopravvento.
Ho messo l'mmagine di Pasquino, il grillo parlante di Roma, della mia città, perchè raccontava con i suoi occhi, la storia della mia città senza paura di descrivere le malefatte papali di quel tempo, un po come vorrei fosse usato il mio blog.
L'idea è di postare quotidianmente quelle notizie che mi sembrano più curiose per poi poterne discutere con voi, e di poter comunque rendervi anche un servizio utile.
Naturalmente ci sarà la pagina della cultare e dei viaggi che sono le cose che più mi attraggono e vi sembrerà strano ma amo anche il mio lavoro per cui non escludo di postare anche argomenti che riguardino l'emergenza sanitaria
Massimo